L’anno 2025 si prospetta come un anno di grandi cambiamenti. Cambiamenti personali e collettivi. Diventa sempre più difficile tenere nascosta la realtà, ciò che siamo, ciò che vogliamo nel profondo. Non ci accontentiamo più di rispettare le regole imposte dall’autorità esterna, ma cerchiamo la nostra verità, nel profondo, qualunque essa sia, e la difendiamo con forza, reclamando la libertà che ci è sempre stata negata. Libertà di essere, di esprimerci, di viaggiare, di scegliere, di sbagliare, di non essere giudicati. Libertà che cura. Libertà che rende liberi noi stessi e chi ci sta intorno, perchè smettiamo di essere oggetti passivi, ma diventiamo soggetti attivi che, con il loro essere libero, influenzano e cambiano la realtà.

Il coraggio è fondamentale per poter far capolino dalla scatola di preconcetti, limitazioni, paure e distanze che ci ha resi schiavi per così tanto tempo.

Non è richiesto un moto esteriore, almeno non all’inizio, ma uno sforzo interiore di smantellamento delle nostre maschere, delle nostre comodità, dei nostri modi di pensare, di ciò che pensiamo siano il bene e il male, dando spazio affinchè sia possibile costruire il nostro vero essere. Quando si fanno grandi pulizie prima si crea il caos, ma così facendo si possono scovare tutti quegli oggetti dimenticati in un angolo o sotto al letto, e poterli così ripulire, catalogare, conservare o buttare.

Non importa se e quando riusciremo a compiere la pulizia finale, ma è nel processo stesso del rinnovamento che pian piano iniziamo a ritrovare noi stessi, a conoscerci per davvero, a liberare il nostro essere dalle catene.

Spesso ci si spaventa al pensiero di smantellare se stessi, con l’idea di diventare dei disadattati sociali e finire con l’andare a vivere in una grotta lontani dal mondo. In realtà, il processo ci porta pian piano a vivere relazioni più vere, più profonde, più sincere, più stabili e oneste e a raggiungere il vero successo della vita, non quello pubblicizzato, ma quello che cambia la realtà in cui viviamo, goccia dopo goccia.

Il punto chiave del processo è il rilassamento, non inteso nel senso di oziare (che pur a volte è necessario), ma nel senso di uno stato di attività rilassata, nel quale si procede con le proprie quotidiani attività con una sensazione di calma, pace, piacere e fiducia. Una fiducia che può arrivare solo dall’aver fatto pace con tutte le parti che ci abitano e che noi abitiamo, un amore profondo verso tutto ciò che siamo, soprattutto verso quel che ci piace meno. Un amore compassionevole e uno sguardo costante e premuroso verso noi stessi costituiscono la cura più potente a tutto ciò che ci affligge. Il balsamo dell’anima.

Ricoprendoci costantemente con questo balsamo, pian piano ci ritroveremo rinnovati senza quasi accorgercene.

Non grandi gesti quindi, ma costante cura quotidiana, come facciamo verso chi amiamo di più.

Un caro saluto e alla prossima,

Milena Zotta Naturopata

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