Ecco i miei amati magneti all’opera sul mio piede ammaccato dopo una brutta caduta durante un allenamento di danza.
Pensavo che sarei rimasta bloccata per giorni, ma invece grazie a vari rimedi naturali, fra i quali la super pomata Deep Blue Rub di DoTerra e i magneti, riesco già a camminare senza stampella!
Tra l’altro i magneti li uso anche come una sorta di agopuntura senza aghi, per riequilibrare e sbloccare i punti bloccati lungo il percorso dei meridiani .
I magneti sono uno strumento straordinario, non smetto mai di scoprire nuove tecniche e ambiti d’uso.
Non affidatevi però al fai da te perché per utilizzare dei magneti così potenti (per l’organismo umano) bisogna sapere quando non si possono applicare, e conoscere i tempi e le modalità precise di applicazione.
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Un estratto dalla mia tesi in naturopatia:
Il Qi (che scorre lungo i meridiani del corpo) può essere visto come l’energia che si libera dalla materia (solitamente grazie ad una reazione chimica).
Pensiamo ad esempio alla luce e al calore (manifestazioni differenti di onde elettromagnetiche) che si sviluppano quando si brucia della legna, o a come il nostro organismo trasforma il cibo e l’aria in energia bioelettromagnetica e calore attraverso delle reazioni biochimiche.
Qualsiasi forma di energia in grado di manifestare forza e resistenza può essere definita Qi, pensiamo ad esempio all’elettricità (‘Dian Qi’ = Qi elettrico), al magnetismo, o più semplicemente alla luce e al calore (‘Re Qi’ = Qi del calore).
Un aspetto quindi rilevabile sperimentalmente del Qi è quello elettromagnetico.
Però nella Cina antica si sapeva ben poco di elettricità e ancor meno di fisica quantistica, si osservava semplicemente che la sensazione provocata dall’inserimento di un ago in particolari punti del corpo non era semplicemente calore, ma spesso si manifestava formicolio o un movimento involontario del corpo.
Soltanto nell’epoca moderna, grazie agli studi sull’elettromagnetismo, si è intuito come il Qi possa essere individuabile nella “bioelettricità”.
Negli anni ’80 il dott. Robert O. Becker ha portato avanti delle ricerche relative al campo elettrico del corpo, capendo che cibo e aria sono il combustibile che genera elettricità nell’uomo tramite una reazione biochimica.
L’energia bioelettrica ha quindi la funzione di conservare la vita, ma anche di riparare i danni fisici. A tal proposito, alcuni ricercatori in California hanno visto come l’energia magnetica a bassa frequenza e a bassa intensità sia in grado di guarire ulcere e tessuti ischemici.
Infatti, secondo le leggi della fisica moderna (Legge di Faraday e equazioni di Maxwell) laddove sia presente elettricità sarà presente anche magnetismo, poi-ché insieme rappresentano due aspetti della stessa forza, il che ci ricorda la legge dello Yin-Yang.
Inoltre, secondo gli studi di H. Frohlich, professore di fisica all’Università di Liverpool, la differente presenza di ioni potassio e sodio tra l’interno e l’esterno della membrana cellulare, permette la formazione di una differenza di poten-ziale elettrico con un’intensità di centomila Volt per centimetro. Un campo elettrico così intenso induce la membrana cellulare a vibrare con una frequenza di risonanza che fa parte della gamma delle microonde.
È possibile quindi parlare di “magnete umano”, composto a sua volta da tanti magneti quante sono le cellule che lo compongono, e immerso in un campo magnetico più grande, quello terrestre.
Il campo magnetico umano, attingendo energia dall’esterno, si destabilizza, e la ricerca del ritorno all’equilibrio porta alla generazione di corrente elettrica, permettendo così la vita.
Per mantenere però la salute è fondamentale che l’organismo sia sempre in grado di riportare l’equilibrio del proprio campo elettromagnetico.
Si può quindi dire che i meridiani del Qi siano dei percorsi ad alta conducibilità elettrica che corrono lungo tutto il corpo. Per la scienza cinese moderna, il Qi infatti scorre da un meridiano all’altro in una direzione ben precisa, a riprova di come ogni canale sia dotato di una polarità positiva e una negativa e che il Qi sia costituito da energia elettromagnetica.
A conferma di ciò, negli anni sono state elaborate delle tecnologie per la misurazione puntuale del Qi nelle persone, quale ad esempio il metodo Ryodoraku o il metodo Pitterling, ma non solo, ormai molti agopuntori riequilibrano l’energia senza l’uso di aghi, posizionando invece magneti su punti di alcuni meridiani per influenzarne la circolazione energetica.
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A presto!
Milena Zotta – Naturopata Professionista